PITTULE
(palle di pasta lievitata fritta)
Chi le chiama “piccole pastelle rotonde e fritte” commette una specie di sacrilegio. Qui piuttosto c’è gente pronta a definirle “piccole gemme di felicità”. Le pittule (con l’accento rigorosamente sulla “i”) sono, oltre che buonissime, uno degli antipasti tipici di festività sacre e profane. Semplici, alla pizzaiola, con le sarde, o con i fiori di zucca. Ogni ingrediente è buono per impreziosire le gemme della felicità.
INGREDIENTI
- 1 kg di farina di grano duro
- 25 gr di lievito di birra
- sale
- acqua tiepida
- olio extravergine d’oliva
PROCEDIMENTO
Prima e fondamentale avvertenza: la ricetta ed il procedimento sono molto semplici, ma la perfezione della rotondità della pittula è, purtroppo per voi, appannaggio delle massaie salentine. Ma non scoraggiatevi, provate e riprovate: iniziate con impastare farina e lievito sciolto in acqua tiepida con la giusta quantità di sale. Cercate quindi di eseguire l’impasto in maniera certosina, per ottenere un composto molto morbido, dalla consistenza quasi cremosa. Datele il giusto tempo di riposo, ponendola in un contenitore abbastanza largo per la lievitazione,il tutto coperto da un panno. Dopo almeno due siete pronti per creare le palline magiche. Dovrete trovare la giusta manualità per riuscirci, strappando pezzi di impasto e cercando di donarli la tipica forma. Man mano, buttate le vostre creazioni in olio bollente, aspettate la doratura e… siate felici.